Psicodiagnostica per i Pazienti
Valutazione del Danno Psichico
Il danno biologico di natura psichica può essere definito come l’ingiusta turbativa dell’equilibrio psicologico di un soggetto, che così subisce una modifica (peggiorativa) della propria salute psichica, con alterazione – temporanea o permanente – delle funzioni psichiche.
Per “equilibrio psichico” si intende lo stato interiore della persona, quale esso sia, anche se già turbato da una malattia fisica o psichica. L’eventuale preesistenza di una malattia psichica, infatti, può non eliminare il diritto al risarcimento se il fatto ingiusto ha aggravato il quadro clinico e ha diminuito le possibilità di estrinsecare le proprie potenzialità, seppure ridotte, nella vita sociale e relazionale.
Per individuare il nesso di causalità tra evento lesivo e danno subito (indispensabile per far valere il diritto al risarcimento), è necessaria l’accurata analisi della personalità del soggetto, poiché il danno è determinato dall’impatto dell’evento lesivo sulla singolare struttura di personalità del soggetto leso.
Il danno psichico, per essere risarcibile, deve aver causato una vera e propria patologia psichica diagnosticabile.
Per “equilibrio psichico” si intende lo stato interiore della persona, quale esso sia, anche se già turbato da una malattia fisica o psichica. L’eventuale preesistenza di una malattia psichica, infatti, può non eliminare il diritto al risarcimento se il fatto ingiusto ha aggravato il quadro clinico e ha diminuito le possibilità di estrinsecare le proprie potenzialità, seppure ridotte, nella vita sociale e relazionale.
Per individuare il nesso di causalità tra evento lesivo e danno subito (indispensabile per far valere il diritto al risarcimento), è necessaria l’accurata analisi della personalità del soggetto, poiché il danno è determinato dall’impatto dell’evento lesivo sulla singolare struttura di personalità del soggetto leso.
Il danno psichico, per essere risarcibile, deve aver causato una vera e propria patologia psichica diagnosticabile.
A Cosa Serve
La persona che intende conseguire il risarcimento di un danno che ritiene di aver subito (mobbing lavorativo, malpractice sanitaria, lutto da fatto illecito, etc.), ha l’obbligo di produrre la documentazione dalla quale si evinca l’esistenza del danno (la psicopatologia) e la sua derivazione causale dall’evento dannoso.
Il percorso clinico e testologico di valutazione del danno psichico qui proposto, mira proprio alla diagnosi della eventuale psicopatologia e – eventualmente con la collaborazione di altri professionisti – alla stesura di una relazione che colleghi l’evento lesivo alla psicopatologia riscontrata, e argomenti, in ipotesi, il rapporto causale tra quel fatto e la patologia stessa.
Ovviamente, nel caso (purtroppo frequente) di un mancato accordo con il danneggiante, dovrà essere sempre un Giudice ad accertare la validità dell’ipotesi formulata circa il nesso causale e quindi a riconoscere eventualmente il risarcimento spettante.
Il percorso clinico e testologico di valutazione del danno psichico qui proposto, mira proprio alla diagnosi della eventuale psicopatologia e – eventualmente con la collaborazione di altri professionisti – alla stesura di una relazione che colleghi l’evento lesivo alla psicopatologia riscontrata, e argomenti, in ipotesi, il rapporto causale tra quel fatto e la patologia stessa.
Ovviamente, nel caso (purtroppo frequente) di un mancato accordo con il danneggiante, dovrà essere sempre un Giudice ad accertare la validità dell’ipotesi formulata circa il nesso causale e quindi a riconoscere eventualmente il risarcimento spettante.
A Chi Si Rivolge
Alle persone che ritengono di aver subito un danno ingiusto e desiderano averne un riscontro clinico e testologico prima di affrontare l’interlocuzione con il danneggiante e, in utlima analisi, il percorso giudiziario.